Giovanna Fracassi intervista all’autrice

giovanna fracassi

Giovanna Fracassi intervista all’autrice della silloge Il respiro del tempo.

Questa sua nuova raccolta di poesie colpisce per la capacità di fondere le emozioni con elementi naturali. I suoi versi esaltano questa fusione producendo suggestioni sensoriali di rara intensità in cui la natura permea i sensi con una tale naturalezza da cogliere di sorpresa il lettore facendo emergere ricordi ancestrali che si intessono ai versi ricostruendo uno spazio senza tempo, possente nella sua delicatezza.

Intervista

Giovanna Fracassi1 – Come nasce l’idea di quest’opera?

Sono parecchi anni ormai che, con cadenza direi annuale, pubblico, con varie case editrici, una raccolta delle mie poesie. Questa volta ho deciso di farlo con Kubera e ne sono soddisfatta. Desideravo avere la possibilità di scegliere non solo i miei testi, ma anche le mie foto, la mia copertina e indicare le mie preferenze su tutto ciò che costituisce una pubblicazione. Kubera Edizioni mi ha dato questa libertà e così questa silloge la sento particolarmente “mia”.

2 – Il titolo della sua opera “Il respiro del tempo” è particolare, ce ne vuole parlare?
Il Tempo è qui personificato: respira. È quindi un’entità viva con la quale possiamo dialogare, che possiamo ascoltare, capire, interrogare perché ci accompagna discretamente e talvolta tumultuosamente nel nostro “viaggio”. Ci muoviamo necessariamente nello spazio e nel tempo, direi che ne siamo quasi “costituiti”, con essi dobbiamo fare i conti e da essi siamo condizionati e ne siamo consapevoli. In tutte le mie sillogi, così come nei miei racconti, sono presenti entrambi, ma in modo più marcato il Tempo che è l’ordito su cui si dipana la storia individuale così come quella collettiva. Non potrei scrivere senza partire da questo assunto.

3 – Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in quest’opera?
Gli argomenti presenti in questa silloge si sviluppano in un continuum con quelli già costitutivi delle mie precedenti raccolte. Partendo dalle due direttrici fondamentali del mio scrivere, il tempo e lo spazio, le mie liriche intessono arabeschi intorno ai temi del ricordo, del mistero della vita, della meraviglia che mi coglie di fronte alla natura e a tutte le sue manifestazioni, dell’angoscia esistenziale, del dolore e della sofferenza ma anche della gioia e della speranza e di tutti quei sentimenti e quelle emozioni che da sempre colorano la vita di ciascuno di noi.

4 – Autori che ritiene fondamentali nella sua formazione?
Molti sono gli autori che amo leggere e studiare e ciascuno di loro mi lascia delle “impronte” da seguire nel mio “viaggio” letterario. Leopardi, Ungaretti, Pascoli, D’Annunzio, V. Woolf, Nietzsche, Heidegger, Sartre, S. De Beauvoir, V. Hugo, L. Tolstoj, ma l’elenco è davvero lungo.

5 – Cosa l’ha avvicinata alla scrittura?
Chiaramente il percorso inizia da molto lontano e con l’attività della lettura. Sono sempre stata una lettrice appassionata, fin da bambina. Con l’adolescenza alla lettura si è affiancato il desiderio di scrivere un diario quotidiano e poi le prime poesie, i primi racconti. La scuola mi invitava a comporre testi di vario genere e questo era un compito che gradivo particolarmente. Infine la “spinta“ a scrivere mi è sempre stata data dai momenti di dolore (come ad esempio, la perdita dei miei genitori) dalle situazioni angosciose e di sofferenza che si sono presentate nel mio vissuto.

6 – Quali sono le sue fonti di ispirazione?
Traggo ispirazione da ciò che osservo e da tutto ciò che mi circonda, dalle mie letture, dai racconti e dagli incontri delle persone che incrocio, dalle storie di vita ma anche da quelle di fantasia o dai sogni miei o altrui. Ma possono essere anche un film o il testo di una canzone o una melodia che mi suggeriscono immagini, metafore, riflessioni, emozioni

7 – Come concilia l’impegnativo lavoro di insegnante con quello di scrittrice?
Essere insegnante non è un lavoro, è una professione in cui ci si impegna a livello umano, direi a 360 gradi. È un impegno che non si esaurisce nelle ore trascorse in classe con i propri alunni, o nella correzione dei compiti o nella preparazione delle lezioni. Prosegue in tutti i momenti della giornata, anche quando si è occupati in altri contesti , perché si pensa ai vari problemi che si devono affrontare, alle possibili strategie da adottare, a tutti gli stimoli che si possono utilizzare poi nella propria attività in classe. Se si va a visitare un museo, se si entra in una libreria, se si ascolta un concerto o si vede un film si cerca sempre di scoprire qualche elemento da utilizzare poi a scuola. Mi ritengo fortunata perché insegnando Lettere trovo sempre una continuità tra ciò che tratto con i miei alunni e la mia passione per la scrittura. Anche questa attività non la considero assolutamente un lavoro. Scrivo esclusivamente per il mio piacere, non devo renderne conto a nessuno , mi reputo completamente libera di scrivere quando, dove e cosa voglio, non vorrei mai avere dei vincoli con una casa editrice, per esempio con tempi prestabiliti per la consegna, o per il numero di pagine o di libri da dare alle stampe in un anno, o per trattare un genere piuttosto che un altro. Non ho alcuna finalità di lucro e nessuna pretesa di diventare “famosa”. Desidero solo condividere con I miei lettori quanto scaturisce dalle mie riflessioni, dal mio mondo interiore e dalle mie esperienze di vita.

8 – Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente scrivo le idee, gli stimoli, i fatti, le sensazioni, le riflessioni che raccolgo durante la giornata e poi, alla sera, rileggo, rielaboro e compongo le mie poesie.

9 – Qual è il suo rapporto con il libro digitale?
Non ho nessun rapporto con il libro digitale. Non mi interessa e neppure mi incuriosisce. Nella mia vita cerco di limitare al massimo l’uso della tecnologia, a tutti I livelli e in particolare per quanto riguarda la lettura e lo studio. Questi sono per me diletti che arricchiscono la mia vita e il fatto di avere tra le mani un oggetto d’arte come è , secondo me, un libro, fa parte di questi piaceri.

10 – Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, di cosa si tratta?
Continuo e continuerò a scrivere poesie, ma anche racconti Inoltre vorrei raccogliere in un’antologia alcuni miei brevi saggi filosofici. I progetti sono tanti, spero di riuscire a realizzarli un po’ alla volta.

 

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