Intervista a Rosario Nestini autore della sceneggiatura teatrale “Il presepe di cartapesta” edito da Kubera Edizioni.
Il presepe di cartapesta il brillante racconto della notte di Natale in una famiglia napoletana tra equivoci, sorprese e sberleffi.
L’opera di Rosario Nestini si colloca in un posto a parte rispetto a una consueta opera di narrativa e non solo perché è scritta in forma di commedia teatrale ma per l’esplorazione dell’anima del popolo partenopeo e la filosofia che lo contraddistingue.
Nestini non descrive, lascia che siano i personaggi a farlo attraverso la costruzione di dialoghi spontanei e naturali che si incastrano tra loro come fili che vanno a comporre un prezioso tessuto.
1 – Come è nata l’idea de “Il presepe di cartapesta”?
Da una trasmissione televisiva, giocando con il telecomando, ho visto la preparazione del cenone di natale di una famiglia media e da li ha cominciato a girare l’idea di scrivere, quello è stato solo il punto di partenza.
2 – Chi ha letto per primo “Il Presepe di cartapesta” e quali sono state le sue reazioni?
Io di solito, quando finisco il lavoro, poi lo leggo e rileggo, convoco alcuni amici e familiari, li doto di taccuino e penna per scrivere gli appunti che trovano e poi comincio a leggere e quasi sempre finisce con degli applausi e taccuini vuoti.
3 – Quanto ha impiegato a scrivere l’opera?
Guardate, quanto scrivo, non mi prefiggo un punto d’arrivo, comincio e basta, ci sono giorni che neppure guardo quello che ho scritto, poi, quando riprendo, vado all’ultima pagina, vedo dove ero arrivato e continuo, a volte torno pure indietro nello scrivere, magari mi sveglio di notte e comincio a pensare quello che ho scritto e allora vedo che c’è qualcosa da modificare. Quello è il primo pensiero del mattino.
4 – Quali sono le fonti di ispirazione per creare i singoli personaggi e gli intrecci?
Parte da esperienze reali o dalla sua immaginazione? Non ho fondi di ispirazione, mi vengono le idee spontanee, quando mi metto a scrivere, probabilmente non so neppure io cosa scrivere, ma poi, una volta che inizio a scrivere tutto comincia a scorrere velocemente come se già fosse scritto.
5 – Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Più o meno, quasi sempre dalle undici di mattina fino all’ora di pranzo, poi smetto e mi dico: va bè. domani se ne parla: anche adesso che sto scrivendo un nuovo romanzo e sono già arrivato al 15° capitolo, è sempre lo stesso: mi va di scrivere bene, diversamente ricominciamo un altro giorno, non ho mai avuto fretta di arrivare subito alla fine.
6 – In questo recente periodo con la chiusura delle librerie il libro digitale , ebook, sembra aver preso maggior presa tra il pubblico. Qual è il suo rapporto con l’ebook?
Io ho sempre detto che l’ebook è una bella cosa credo che sia il futuro del libro, anche se il cartaceo si presta meglio alla lettura, tu lo metti sul comodino, fai le orecchiette e poi ti addormenti per riprendere domani sera, quindi lo trovo più di un amico che puoi sempre tenere a portata di mano.
7 – Ci racconti qualcosa in più di lei.
Sono nato nelle bellissima città di Agrigento, dove vivo e risiedo, non ho mai avuto grilli per la testa, ho sempre vissuto onestamente, l’onesta è il mio credo, non sono invidioso di nessuno, mi sono sempre mancati i soldi per fare una vita migliore, infatti quando mi viene in mente qualche progetto per fare un viaggio, mi dico: bello, se avessi i soldi lo farei, poi, non ci penso più, penso solo a come arrivare onestamente a fine mese, ho viaggiato pochissimo, in compenso sono stato sempre in buona compagnia con i miei personaggi, le canzoni che ho scritto e le poesie che mi hanno dato anche loro molta soddisfazione. Ho fatto l’attore di teatro, di cinema e ho condotto diversi programmi radiofonici e televisivi, ho intervistato quasi un centinaio di attori e attrici famosi, quali: Mariangela Melato, Giuliano Gemma, Ennio Morricone, cantanti come: Claudio Villa, Nilla Pizzi etc.Adesso basta, ho i miei personaggi che mi aspettano e quelli senza di me non ci sanno stare.
8 – Ha in cantiere qualche altro progetto artistico?
Sto scrivendo un romanzo che parla di un prete che credo si sta rivelando molto interessante, con il mio non assillante impegno a concludere, credo che prima che giunga a termine passerà, almeno un mese, ma ripeto, credo che stia venendo un bel romanzo di cui non è venuta l’idea è venuto in mente il titolo e poi l’idea man mano che vado scrivendo.
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