Intervista a Giovanna Torrisi autrice del romanzo L’assenza in cui denuncia l’amore malato all’interno della coppia, nella quale la donna è spesso vittima inconsapevole. Edito da Kubera Edizioni.
Diplomata all’istituto Magistrale, Laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Catania. Insegnante di lettere presso gli istituti di scuola secondaria di 2° grado. Autrice del romanzo “Cara Sofia” pubblicato nel 2018 e di vari testi poetici premiati in vari concorsi letterari. Interessi: lettura, scrittura, musica, arte, viaggi e fotografia… leggi la bio completa
L’ASSENZA
Autore: Giovanna Torrisi
Collana: Narrazioni
Genere: Narrativa/ denuncia sociale
Pag. 160
Uscita: 2022
Prezzo cartaceo: euro 12,50
Prezzo ebook: euro 3,99
ISBN 9791280865120
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Il suo è un libro di riscatto, mostra come può una donna liberarsi da un amore malato, anche se è molto coinvolta emotivamente. Come è nata l’idea de “L’assenza”, cosa l’ha spinta a scrivere questa storia? L’idea di scrivere questo libro è nata per caso, mentre riflettevo su alcune problematiche che di solito coinvolgono ogni essere umano. Osservando le storie di disagio e sofferenza di tante persone a un certo punto ho pensato di non lasciare che le mie riflessioni rimanessero solo allo stato di pensiero e ho deciso di concretizzarle scrivendole, alla luce non solo delle mie esperienze, ma anche di quelle della mia cerchia di conoscenze. Ritengo che ogni storia umana sia degna di essere raccontata nella sua peculiarità perché può fornire al lettore spunti di meditazione e crescita personale. Scrivere per me significa operare una sorta di “catarsi” che mi libera dai tanti turbamenti a cui la nostra vita ci sottopone, così come è stato per il mio primo romanzo “Cara Sofia”.
Quali sono le fonti di ispirazione per creare i singoli personaggi soprattutto i due protagonisti, in particolare quello maschile. Il tutto nasce da esperienze reali o dalle sue riflessioni? Le fonti di ispirazione per i protagonisti sono reali, tratte non solo dall’esperienza personale ma anche da quella di amici, conoscenti, colleghi di lavoro e altro. I protagonisti rivelano la complessità dell’animo umano quando si relaziona con l’altro e in particolare quando si è coinvolti emotivamente. Nel personaggio maschile convergono le dinamiche che caratterizzano la società odierna, legate all’eccessivo individualismo e all’affermazione di sé ad ogni costo e in ogni ambito della vita, che sfociano in un diffuso egoismo e cinismo e nei casi più eclatanti in forme di intolleranza e omofobia. Il personaggio femminile rappresenta il risultato delle continue pressioni a cui oggi è sottoposta la donna, nel lavoro, in famiglia , nelle rete di relazioni e non ultimo nella sua fisicità; in tutti questo ambiti deve rapportarsi al massimo delle sue capacità per “apparire” sempre all’altezza di ogni situazione. L’amore rappresenta per lei il tentativo di creare un’oasi di benessere e tranquillità , dove allentare le difese ed essere compresa e rispettata. Purtroppo questo non sempre avviene e rischia di cadere in una trappola amorosa che la risucchia in un vortice di malessere che mina la sua stabilità psico-fisica , un vortice da cui risulta difficile uscire perché vittime della dipendenza affettiva, della violenza e del sentimento di sconfitta.
Quanto ha impiegato a scrivere l’opera? Per scrivere l’opera ho impiegato circa un anno e mezzo, ma dopo c’è stato un lungo lavoro di lettura e revisione non indifferente durato vari mesi.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Di solito il momento che dedico alla scrittura è la sera. Quando finisce la frenesia della giornata e la mente e il cuore entrano in una dimensione più rilassata , immersa nel silenzio della sera, raccolgo i miei pensieri, ricordando anche avvenimenti che mi hanno colpito durante la giornata e che di solito annoto in un taccuino. A quel punto inizio a scrivere i miei pensieri in libertà senza fare caso alla forma, ma lasciando scorrere le parole che più scrivo e più arrivano spontanee.
C’è qualcuno che ha letto l’opera prima dell’invio per la pubblicazione, e nel caso quali sono state le reazioni? La prima persona che ha letto il mio libro è stata mia orella, che ha apprezzato la storia, ritenendola molto coinvolgente e di rapida scorrevole lettura.
In questo recente periodo con la chiusura delle librerie il libro digitale , ebook, sembra aver preso maggior presa tra il pubblico. Qual è il suo rapporto con l’eBook? Indubbiamente il libro digitale è un valido aiuto alla lettura e arriva rapidamente all’attenzione dei cosiddetti “nativi digitali” quindi facilmente fruibile. Personalmente sono ancora legata al libro cartaceo che durante la lettura posso personalizzare a mio piacimento con note, colori e riflessioni personali. Mi piace apprezzare la copertina , le immagini e sfogliarne le pagine e “sentirlo” fra le mani.
Sta seguendo qualche progetto per il futuro? Ho un altro progetto in cantiere. È un’idea relativamente recente che comporta per me una notevole sollecitazione emotiva che renderà più difficile tradurre in parole la molteplicità di sensazioni e stati d’animo che evoca. Ma io sono una persona a cui piacciono le sfide e non mi tirerò indietro di fronte alle difficoltà che incontrerò con l’ottimismo di riuscire a realizzare anche questo mio proposito.
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