Ci sono presentazioni letterarie che emozionano, capaci di trascendere l’opera e donare al pubblico la più pura essenza emotiva delle parole stampate. Questo è accaduto il 2 dicembre alla presentazione di “Prigionia dei pensieri” di Marzia Lerede (Kubera Edizioni) ospitata dalla Scuola di musica Viva Musica di Roma. Una cornice di eccellenza, elegante, votata alla creatività e non solo alla didattica (in quei locali si respirano sincopate note jazz newyorkesi).
Marzia Lerede, la giovane autrice della silloge “Prigionia dei pensieri”, è bellissima, elegante, sorridente. Accoglie con giovialità ogni ospite.
“Marzia si riflette nel ‘suo pozzo’ il luogo assoluto, il luogo dove nascono, per i poeti, i sogni, le trasfigurazioni del reale in parole di luce , quasi che, la Marzia interiore, rispecchiandosi nel volto della Marzia esteriore, abbia deciso di uscire allo scoperto…” dice Stefania Pierini (scrittrice e poetessa) presente nella veste di moderatrice.
Continua: “Nel leggere le poesie, Marzia mi è balzata davanti agli occhi con tutta la sua fisicità, l’assoluta ricerca di concretezza nell’astrazione disarmante dei pensieri. Più Marzia si addentrava nel pozzo, cercando la sua mente e la sua anima è più a me, pareva sentire il suo corpo che finalmente urlava, stracciava l’involucro di cellophane in cui si era/l’avevano stretta, costretta a vivere. Marzia ha iniziato con queste sue bellissime poesie a intraprendere il faticoso oneroso non scontato non necessario per alcuni, percorso umano che conduce alla libertà personale.”
L’interpretazione critica da parte di Stefania Pierini si è alternata alla letture delle poesie da parte del dott. Ottavio Di Peco (presidente dell’Accademia della Fonte Meravigliosa), la cui voce ha dato vita alle parole scritte vestendole di ulteriori e nuove sfumature, riuscendo a cogliere lo stato emotivo, il ricordo, la suggestione che ha portato Marzia a scrivere.
“Non posso che essere onorata” dice Marzia “e immensamente riconoscente di aver incontrato una persona di spessore come il Dott. Ottavio Di Peco. Grazie per aver donato una lettura profonda e commovente dei miei pensieri.”
Trovandoci in una scuola di musica non potevano mancare gli intermezzi musicali che si sono dimostrati essere all’altezza delle parole grazie al giovanissimo e brillante Roberto Chiavacci (allievo di VivaMusica), colonna sonora dell’evento, che ha regalato note incantevoli dimostrando una maturità e un talento rari. “Un musicista promettente” dice Marzia Lerede “di cui sentiremo parlare ancora.” E ha ragione.
Una presentazione ricca di arte: arte scritta, arte dell’esegesi, arte dell’oratoria, arte della declamazione, arte in musica.
Dopo oltre un’ora e mezza gli ospiti vengono congedati con le parole di Stefania Pierini:
“L’autrice decide di chiudere il ciclo di queste bellissime poesie con un ossimoro nello stato dell’essere, c’è un titolo “Sentiero” che rimanda a un cammino, o perlomeno alla percorrenza di un pezzo di strada più in disparte, più breve, Marzia scrive “La via e retta” e poi aggiunge “La meta impercettibile”, “Perdo il senso”, “Non trovo l’uscita”, “Il sentiero è tenue” che intendo confuso, nebbioso, ma lo intravedo, dal fondo del Pozzo posso uscire…” “… posso farcela, posso affrontarlo, non sono più PRIGIONIERA DEI PENSIERI: vedo un sentiero, una tenue luce, la vedo, mi ci aggrappo, ne seguo la traiettoria mentale salvifica: la Poesia, la mia magica torcia, la luce per camminare sul sentiero, l’ala e volare sul mio mare.”
C’è spazio per le foto e per le dediche sulle copie dell’opera, alle quali Marzia si concede sempre sorridente.
Al termine ecco l’arte anche in cucina con Assunta, proprietaria insieme a Paolo di VivaMusica. Assunta ha cucinato torte squisite fatte in casa. La perfetta chiusura di una serata in cui i sensi sono stati deliziati. Tutti.
Un ringraziamento particolare all’organizzatrice dell’evento, Letizia Lestingi.