Intervista a Stefania Esposito autrice della raccolta di poesie “Ti racconto un sogno” edita da Kubera Edizioni e uscita a marzo 2018.
1 – C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della tua opera?
Sebbene ogni iniziativa trae origine da spunti e sensibilità personali, come insito nella domanda, c’è sempre bisogno per ciascuno di noi di avere una sponda, un riferimento, una persona che sia faro e supporto del nostro progetto. La figura che anche in questa circostanza ha occupato il ruolo di referente va ricercata nel mio caro compagno.
2 – Le poesie presenti nel libro abbracciano un arco temporale di qualche decennio, quando hai deciso di pubblicarle e perché?
È difficile chiedersi se si pubblica per scrivere, ovvero si scrive per pubblicare. Nel corso dell’ampio arco temporale, durante il quale ha preso forma e sostanza il testo, solo nell’ultimo suo scorcio ho maturato l’idea di renderlo di pubblica conoscenza. Molta parte della pubblicazione traduce le sensazioni di un periodo molto importante della mia vita; per me è stato come fermare e cristallizzare il tempo trascorso.
3 – Qual’ è la cosa principale che vuoi che i lettori prendano dal tuo libro?
Cogliere la semplicità che connota le nostre emozioni di vita vissuta e con lo stesso metro misurare i propri sentimenti e il nostro agire quotidiano.
4 – Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non essendo una professionista della scrittura, mi limito ad annotare momento per momento le impressioni che colgo dal mondo che mi circonda per, poi, fermare gli istanti e le immagini.
5 – Quali sono le sue fonti di ispirazione?
Mi immedesimo nelle vicissitudini quotidiane del mondo esterno e con forte sensibilità provo a ricondurle in un ambito testuale.
6 – Dalla lettura del libro emerge un rapporto particolare con Napoli, la tua città. Ce ne vuoi parlare?
Ciascuno è affezionato alla propria terra di origine, ai suoi natali. Napoli è tutto: è ricchezza e povertà, è luce e ombra. Ho vissuto in una delle zone più belle della città, a un passo dal lungomare. Mi sono trovata tra gli aristocratici che vivono i palazzi nobili, come tra i meno ambienti. La città è ricca di bellezze culturali, architettoniche, paesaggistiche, gastronomiche piene di storia, ben meritevole di essere visitata.
7 – Cosa si prova a vedere il proprio lavoro diventare un libro.
È una grande soddisfazione personale. Ho dimostrato a me stessa di essere capace di realizzare un’impresa che fino a poco tempo fa immaginavo quasi impossibile.
9 – Chi è stata la prima persona che ha letto le tue poesie e nel caso quali sono state le reazioni?
Faccio rimando alla prima risposta che ho dato, atteso che è la fiducia e la complicità con le persone a noi più care che ci danno la spinta e ci sostengono. Anche in tal senso ho trovato accondiscendenza e condivisione dal mio primo interlocutore.
9 – Cosa fai nel tuo tempo libero quando non scrivi?
Mi dedico alla lettura di composizioni che trattano argomenti angelici, cioè la presenza e la vita degli angeli; faccio yoga e meditazione. Inoltre produco video che spesso apposto sul mio canale you tube.
10 – Ha in progetto altre poesie da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, di cosa si tratta?
Ho in progetto la stesura di un testo ove raccontare e riportare le sensazioni, le emozioni, i messaggi, che provo e raccolgo nel mio quotidiano rapporto con i nostri esseri di luce che nel linguaggio comune conosciamo come angeli.