ANTEPRIMA
Eloy Storia di un cane da guerra
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SINOSSI
Il ritratto di una realtà tanto lontana quanto spietata delle periferie di Rio de Janeiro. Dilemmi etici e morali, una fede, quella cattolica, che tenta di dare risposte che, forse, non possono esserci.
Dall’immersione totale nell’umanità marginale degli slum e della strada carioca, scaturisce un testo duro, ispirato alla figura concreta del matador di professione, assassino per vocazione e per investitura sociale. Eloy è il protagonista che sintetizza questa figura nella sua tragica missione fino all’inevitabile epilogo: pazzia o morte.
O la pazzia che alla morte conduce.
Nella sua truce e breve carriera di soldato d’élite temprato contro ogni tipo di corruzione e refrattario alla pietà, Eloy uccide decine di persone senza distinzione di età, sesso o estrazione sociale. Uccide in missione contro il narcotraffico; in privato, spogliato della sua mimetica nera impregnata di sangue, giustizia delinquenti di piccolo taglio, stupratori e spacciatori e per queste stragi egli è rispettato, innalzato al rango Padrone del Pezzo. Poi sensi di colpa e fantasmi più o meno reali lo risucchiano nel baratro, spinto nel precipizio dal rimorso e dal suicidio del suo mentore che lo accoglierà all’inferno: non si finisce mai di morire.
L’AUTORE RINO SCOTTO DI GREGORIO
Rino Scotto Di Gregorio Nato a Procida e rinato nella vicina Vivara alcuni anni orsono. Amore per la natura e le tracce del divino in essa nascoste. Custode del Sacro nel bosco, poi educatore, quindi la politica…
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INTERVISTA A RINO SCOTTO DI GREGORIO
a cura della Redazione
Curiosità sulla genesi del romanzo denuncia e su una realtà del Sud America tanto spietata quanto reale.
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RECENSIONE ELOY
a cura di Giovanna Iammucci
per Il Saggio Mensile di cultura
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COMUNICATO STAMPA
ELOY STORIA DI UN CANE DA GUERRA
a cura della Redazione
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Sergiokaka –
“Caro Rino ho finito già da un paio di giorni “Eloy”. Le intense vicende Ferragostane non mi hanno fatto scrivere subito. Meglio. Perché scrivere d’impulso di un libro come il tuo non è sempre la cosa più giusta. Tale è il coinvolgimento e lo shock. Perché Eloy è sicuramente un bello shock. In termini tradizionali possiamo dire “un pugno allo stomaco”. Ovviamente per i contenuti. Ma anche lo stile, un bel “realismo sporco” bukoswkiano ha contribuito al risultato di mettere in moto e scombussolare un bel po’ l’interiorità di un lettore onesto. Ed è un bel risultato. Siamo cresciuti “vecchio” Rino e credo che siamo cresciuti bene. Il “campo” è il più grande Maestro e credo che tu di campo nelle favelas ne abbia vissuto tanto dalla fondazione di Tam Tam Brasile. E il libro lo riflette! Mai retorico, tosto ma vero nei limiti di poter cogliere la “verità”, ma credo andandoci molto vicino. Grazie. Un vero dono che ha arricchito le mie sere al rumore del mare. Obrigado Sergiokaka”