Intervista a Laura Marcucci autrice del racconto “Elena” pubblicato nel nostro blog a seguito della Menzione Speciale ricevuta al Concorso Letterario di Kubera Edizioni “Scrivendo Ancora 2023”.
Laura Marcucci è anche arrivata prima a Scrivendo Natale 2021 Sez. Poesia Inedita vincendo un Accordo di Pubblicazione che ha portato in commercio la raccolta poetica “Ritratti di memoria” (Kubera Edizioni).
1- Salve Laura, come nasce l’idea di quest’opera?
“Elena” non è un racconto che scaturisce dalla fantasia. Lei è realmente vissuta in un periodo storico, in cui le giovani generazioni credevano e partecipavano attivamente al cambiamento. Non è stato difficile tracciare le linee della sua personalità. Lei ” ha camminato” accanto a me nella storia e insieme, abbiamo percorso di nuovo, quel tratto di sentiero della nostra vita. Ho voluto dare risalto alla sua memoria, immaginando per lei, un monologo recitato su un palcoscenico di teatro. Ho impresso forza alle parole narrate, in modo da suscitare emozioni, che potessero coinvolgere anche i sensi, perché sono fermamente convinta, che nel corso dell’esistenza: i profumi, i suoni e la percezione delle cose, che ci circondano abbiano la loro importanza.
2 – Quanto tempo hai impiegato a scriverlo?
Come per tutti i miei racconti, dopo la stesura iniziale, svolgo un lavoro che riguarda i dettagli, che a mio parere non sono marginali, ma fondamentali. Non scrivo mai ” di getto”, perché sento la necessità di elaborare le immagini che la memoria, di volta in volta, mi consegna.
3 – Sei molto legata a Roma sia per le opere di narrativa che di poesia, vuoi parlarci di questo tuo rapporto con la Capitale?
Roma, la città dove sono nata è un museo a cielo aperto. Si desta ogni mattina e al sorgere dell’alba appare timida, quando la luce del sole si posa lieve e colora lentamente i suoi colli, le cupole delle chiese, i piani superiori dei palazzi d’epoca e quelli sempre più grigi degli enormi parallelepipedi di periferia. Signora indiscussa di un regno antico e sovrana custode di misteri e complotti massonici. Roma è Trastevere e le tante” sora Lella” che possiamo incrociare nei pittoreschi vicoli. È la città maleducata di coloro che parlano a alta voce, defraudati di una vita privata che è sempre più pubblica. Per chi “la vive” può essere violenta nelle innumerevoli borgate da dove, giorno dopo giorno, si leva la voce di disagio di chi è condannato a vivere un’esistenza difficile, in quartieri cresciuti a dismisura d’uomo. Ma è la mia Roma, quella degli emarginati nettamente in contrasto con quella “Bene” cinta dalle antiche mura, dove il ricco è sempre più ricco e il povero sempre più povero. È qui che diviene cornice essenziale per le protagoniste dei miei racconti che sono figlie partorite dal suo fertile grembo. Ogni tratto di Roma è storia passata e presente, ma per leggerla è necessario sapere cogliere i battiti del suo cuore.
4 – Stai seguendo qualche progetto per il futuro?
Credo che pur avendo ricevuto molti riconoscimenti letterari, continuerò a partecipare, mentre la mia penna proseguirà a tracciare i contorni di nuove storie, che spero, possano ancora tornare a emozionare.
Grazie per la tua disponibilità e per farci vivere una Roma troppo spesso dimenticata.
Laura Marcucci
Leggi il racconto
http://www.kuberaedizioni.it/2024/01/14/elena-di-laura-marcucci/
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