Antonella Gasperoni autrice della silloge Tutto ha senso di Kubera Edizioni

ANTONELLA GASPERONI Giornalista professionista e autrice di programmi televisivi. Ho una laurea in Lettere, una minilaurea in Scienza della Comunicazione e una “mancata” laurea in Medicina (quattro anni). Sono nata a Roma dove risiedo. Mi sono stati conferiti due premi giornalistici per inchieste in campo medico e uno, autorale, per un programma televisivo. Sono state selezionate alcune mie poesie che verranno inserite nell’Enciclopedia dei Poeti Contemporanei 2021, la cui pubblicazione è prevista per novembre 2020. Ho dato vita a diversi soggetti teatrali, fiction, romanzi e programmi televisivi… parecchi ne sono andati in porto, qualcuno no, altri ancora chissà. Autrice de La morte non è niente (la cui pubblicazione è del 2020), un thriller dove suspense, azione, introspezione, passione e mistero caratterizzano la storia nella quale il lettore, attraverso processi di indagine decisamente fuori le righe, può sentirsi coinvolto (mi piace pensarlo!). Perché alternarsi tra poesie e un romanzo thriller? Perché ritengo che le prime siano l’espressione di ciò che siamo e che sentiamo, perché rappresentano un treno di sensazioni dove ogni vagone racchiude ciò che ci è più caro, dalle emozioni ai ricordi, dalle speranze ai reconditi desideri. Ogni attimo della vita è buono per scrivere versi. Perché mai un thriller? Perché può essere anch’esso una buona palestra di risvolti emotivi, perché è un genere che si trascina una contemporaneità e, con distacco, affronta le paure di ciascuno di noi elaborandole. Perché viviamo nell’età dell’ansia e una storia a tinte scure racchiude un timore collettivo, universale. Perché mi sono regalata la capacità di entrare nell’intimo dei personaggi, appagando la percezione di capire anche i motivi di un comportamento estremo che porta al delitto. Mi interesso anche di letteratura italiana e straniera, filosofia, medicina e psicologia. Amo la musica classica e naturalmente la poesia. Perché scrivo? Perché è la mia vita, anche lavorativa. Perché le idee non mancano mai. Perché adoro dare forma a ciò che penso. Sempre.

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