Enrico Algarotti nasce il 16.06.1954 ad Alzano Lombardo ai piedi delle Prealpi Bergamasche paese diventato tristemente famoso per l’epidemia. Coltiva da anni la passione per la lettura e la scrittura, innamorato non ricambiato delle motociclette e di escursioni in montagna e nei boschi, nonché di scialpinismo dove con fortuna esce vivo da una slavina in Val Zebrù.
Nel 2007 un incidente motociclistico lo priva del braccio destro: una nuova vita, diversa, spesso frustrante. Nasce l’esigenza di scrivere con la mano sinistra: una nuova sfida; è allora che si fa luce l’idea di scrivere un libro, anche come esercizio di manualità e con l’incoraggiamento di Andrea, importante medievista, nel 2015 vede la luce La macchinetta del caffè testimonianza degli anni trascorsi in fabbrica attraverso episodi significativi: sesso, droga e omicidio. L’epidemia favorisce una nuova opera. Un romanzo che nasce durante le escursioni in solitudine immerso nella natura di boschi e montagne, su vicende realmente accadute nei paesi vicini, per lasciare anche in questo caso una traccia nella storia.
